Lettura ottica

Per lettura ottica si intende sostanzialmente qualunque processo di acquisizione e riconoscimento formale eseguito con mezzi basati sul rilevamento delle immagini e che provvedono in un secondo tempo all’analisi ed al riconoscimento dell’obiettivo.

In buona sostanza parliamo di tutti quei sistemi che, tramite telecamere o altri sensori appunto “ottici”, ovvero basati sulle immagini, vanno a riconoscere cose, documenti o altro.

Per chiarire il concetto, abbiamo tre macrotipologie di lettura ottica.

La prima è forse quella più conosciuta, e riguarda il riconoscimento dei codici a barre. Un codice a barre è un sistema piuttosto datato ma che ancora oggi rappresenta la soluzione più immediata ed affidabile per un certo tipo di operazioni.

In questo caso il codice viene “letto” da un raggio laser che rimbalzando su un’etichetta su cui sono stampate le barre del codice omonimo, riconosce una serie di forme che, decodificate, vanno a rappresentare un numero di serie, o un codice che dir si voglia.

E’ la forma più semplice di lettura ottica, dato che le informazioni che devono essere lette sono di fatto molto semplici (oltre che limitate).

La seconda macrotipologia è anch’essa molto nota, anche se non tutti se ne rendono conto, e riguarda il riconoscimento di targhe e affini. In altre parole il meccanismo alla base, ad esempio, degli autovelox. A grandi linee possiamo descrivere questa tipologia come basata sul riconoscimento formale dei caratteri, esattamente come un qualsiasi software OCR.

In questo caso la lettura implica la ripresa di un oggetto mediante telecamera (ad alta definizione ma non sempre), e del riconoscimento formale da parte di software dedicato che provvede all’estrapolazione, ad esempio, di numeri e lettere costituenti la targa da riconoscere.

La terza e ultima macrotipologia riguarda i cosiddetti QRcode, detti anche impropriamente “codici a barre bidimensionali”. Il QRCode è una categoria relativamente recente di sistemi per il riconoscimento ottico ed implica sostanzialmente un codice costituito da punti di varia grandezza, all’interno di un’area quadrata, solitamente di circa uno-due centimetri di lato

A differenza del codice a barre tradizionale, un QRCode può contenere molte informazioni in più. Oggi il principale impiego è nella connessione e presentazione di codici relativi a materiale presente sul web. Questo è dovuto al fatto che quasi tutti gli smartphone attualmente in commercio, sono attrezzati per riconoscere il QR Code (basta una fotocamera anche di ridotta sensibilità un’apposita applicazione, solitamente gratuita e facilmente scaricabile sul proprio telefono.

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